
Casaletto Vaprio, 28 novembre 2019
È un evento unico, o quasi, nel suo genere, quello in cui uno o più affreschi tornano a essere collocati nel luogo da cui sono stati strappati. Accade a Casaletto Vaprio, dove il ciclo di affreschi dell’ex chiesa di San Giorgio (sedici, ritraenti il santo fra gli angeli e altri santi), realizzati a metà del seicento dal pittore cremasco Gian Giacomo Barbelli, torneranno a casa, nel presbiterio nell’ex chiesa di San Giorgio, oggi sala polifunzionale di proprietà del comune. Il ricollocamento avverrà presumibilmente nell’estate 2020, al termine di un intervento di restauro affidato a Paolo Mariani. Il progetto di recupero di questo complesso pittorico, considerato fra i più significativi della cultura barocca del nostro territorio, è stato presentato al pubblico nella serata di martedì, proprio in chiesa vecchia. Erano presenti Ilaria Dioli, sindaco di Casaletto Vaprio, Gabriele Barucca, direttore della Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cremona, Mantova e Lodi, Filippo Piazza, funzionario della stessa Soprintendenza, Cesare Alpini, storico dell’arte cremasca e Paolo Mariani. Gli affreschi sono stati nell’ex chiesa di San Giorgio fino al 1946, quando furono strappati, trasferiti su tela e venduti dalla parrocchia al collezionista d’arte Paolo Stramezzi di Crema. Ultiamente gli eredi degli affreschi avevano dichiarato la loro disponibilità a vendere le opere e il comune, saputo che erano in vendita e avendo finalmente disponibilità economica, li ha comprati investendo 80mila euro per l’acquisto e 15mila euro circa per il restauro e la ricollocazione. Per i finanziare l'operazione è stato attivato il meccanismo dell’“Art Bonus” che consente una detrazione dalle tasse a chi effettua erogazioni libere a sostegno del patrimonio culturale pubblico.
Nella foto, la chiesa vecchia, dove saranno ricollocati gli affreschi