Crema News - Niente scuola, niente tensostruttura

Rivolta d'Adda, 10 maggio 2020


Si allungano i tempi per la posa della tensostruttura destinata a sostituire provvisoriamente l’attuale palestrina delle scuole elementari, chiusa nell’autunno scorso per motivi di sicurezza legati a un cedimento in una parte della pavimentazione e destinata a essere demolita per far posto a un nuovo edificio: avrebbe dovuto essere posata fra metà e fine febbraio, al più tardi inizio marzo, nell’area verde di via Galilei ma con le scuole chiuse e le attività sportive ferme l’amministrazione comunale ha ritenuto inutile procedere in tal senso, risparmiando circa sei mesi di noleggio per una somma complessiva di circa 15mila euro (considerando che per un singolo mese il costo sarebbe stato superiore ai 2000 euro arrivando quasi a 3000 con il riscaldamento). “Siamo però già in contatto con ditte del settore –afferma il sindaco Fabio Calvi- per farci trovare pronti. La tensostruttura si monta in una settimana”. L’obiettivo è averla per settembre, in previsione di una riapertura delle scuole. “Se a fine estate si ricomincerà –prosegue il primo cittadino- ci saranno per forza di cose nuove regole sulla pratica degli sport, basate soprattutto sul distanziamento, la tensostruttura sarà indispensabile anche perché non potremo far svolgere nei locali degli edifici comunali come la sala Papa Giovanni XXIII oppure la sala Fallaci le attività che avevano trovato provvisoriamente sede in queste strutture dopo la chiusura della palestrina”. Intanto non ci sono novità sull’esito del bando, cui il Comune ha aderito fin dai primi giorni della sua pubblicazione, per il finanziamento della progettazione esecutiva della nuova palestra che costerà 100.000 euro circa. I termini per la presentazione delle domande di contributo (Rivolta aspira al 100% o quasi dell’importo) sono stati prorogati a luglio. 


Nella foto, una palestra ricavata in una tensostruttura