Crema News - Crema - AAA cercansi cuochi e camerieri

Crema, 03 maggio 2024

(Annalisa Andreini) Cercansi disperatamente camerieri e cuochi.

Questa è la realtà che si propone anche in quel di Crema ormai da parecchi anni e coinvolge diverse attività commerciali: bar, locali, ristoranti e agriturismi.

È tutta una rincorsa al reclutamento di professionisti nell’ampio settore dei pubblici esercizi. 

Tante le figure ricercate oltre a camerieri e cuochi: barista, lavapiatti, sommelier, responsabile di sala, capo partita. 

Tutti addetti qualificati in un’area di grande traino economico e turistico.

A fine aprile Confcommercio e Fipe (Federazione italiana pubbici esercizi) hanno indetto nel nostro territorio un Talent Day per favorire l’incontro tra domanda e offerta nel settore. Una tappa cremasca importante che potrebbe diventare un appuntamento fisso annuale come ha spiegato Francesco Spreafico, referente cremasco per Confcommercio della Provincia di Cremona. Anche lui, titolare della gastronomia, panetteria, pasticceria e servizio catering “Le Bontà del Borgo” evidenzia da tempo il grande problema di trovare il personale e di far continuare gli stagisti con un percorso costruttivo. Gli esempi delle attività alle prese con questa problematica in città e nel Cremasco sono molti tra cui Mauro Bandirali che sabato inaugurerà uno delle sue location con il plateatico per l’estivo tra mille difficoltà alla ricerca di figure professionali. 

Tra i ristoratori attualmente, anche attraverso i canali social, diversi hanno postato annunci for jobs: il ristorante Botero, la trattoria Balurdù, Tvb food-Paella e buona cucina. 

Eppure a Crema ci sono ben due istituti, Sraffa e Cr Forma, entrambi molto validi, strettamente legati al mondo della ristorazione e della sala-bar che negli anni si sono ampliati ed evoluti nell’offerta formativa a più livelli. Sono migliorati gli spazi, le strutture e gli strumenti di lavoro dei laboratori e si sono moltiplicati i progetti e gli eventi esterni a cui hanno aderito in modo attivo e dinamico per toccare con mano il mondo del lavoro live. 

Gli iscritti e i diplomati sono tanti ma poi, come evidenziano le statistiche, pochissimi effettivamente decidono di percorrere la strada per cui hanno studiato e si sono specializzati. 

I focus su cui riflettere sono disparati: l’età troppo giovane? La scarsa motivazione con cui ci si iscrive spesso ad un istituto alberghiero? La poca disponibilità a lavorare nei weekend e nelle festività? La questione del turnover? I contributi( incentivi e benefit) poco allettanti o i salari bassi con stipendi al di sotto delle aspettative o forse corretti e in rapporto alle capacità effettive dimostrate? 

E poi ancora la poca propensione ad accettare il periodo di apprendistato e di formazione rispetto all’avere tutto subito? I troppi sacrifici richiesti rispetto ad altre professioni?

A questa carenza di personale, di competenze nel mondo della food& drink e a questo senso generale di precarietà l’unica strada percorribile sembra essere per ora quella di motivare le nuove generazioni ad appassionarsi con determinazione a dei lavori artigianali sempre più centrali e strategici nel nostro Paese e che, come tali, richiedono impegno, costanza, pazienza e tanta esperienza.