
Trescore, 20 ottobre 2020
Volontario dell’oratorio, vicepresidente del consiglio d’amministrazione dell’Asilo Infantile e membro del consiglio d’istituto del comprensivo di Trescore. Questo era Massimo Dagani morto domenica all’età di 50 anni, stroncato da un male incurabile che gli era stato diagnosticato in estate. Lascia la moglie e due figlie. Profondo il cordoglio suscitato dalla sua scomparsa. Alle ultime amministrative Dagani, di professione geometra, si era anche candidato alla carica di consigliere comunale nelle file dell’attuale gruppo di minoranza “Uniti per Trescore” dell’ex sindaco Giancarlo Ogliari, senza però risultare eletto. Instancabile la sua attività nell’oratorio e nell’Asilo, prezioso il suo contributo in consiglio d’istituto la cui presidente, Ines Ogliari, in un post sulla sua pagina facebook lo ha ricorda così: “Grazie Max, sei stato un prezioso collaboratore, un saggio consigliere, un fidato amico. Con pazienza sapevi farmi ragionare, quando invece il mio istinto mi avrebbe spinto verso scelte sbagliate. Mai ho trovato in te toni polemici, pettegolezzi o pregiudizi. La tua porta era aperta a tutti. Quante riunioni fino a tarda sera, quanto lavoro fatto per il mondo della scuola. Ci resta il tuo esempio Max, noi continuiamo anche per te, tu ogni tanto guarda giù. Perché io sono certa che tu in Paradiso ci sia già. Proteggi la tua famiglia e tutti noi”. “Era quella che si definisce una persona buona –ha aggiunto la Ogliari-, che cercava sempre la via del dialogo con tutti. In consiglio d’istituto ha fatto tutto il precedente mandato ed è rientrato in sostituzione di un altro genitore nell’attuale mandato, che si concluderà il prossimo anno. L’ultima riunione del consiglio d’istituto si è tenuta online ai primi di settembre e lui da dove si è collegato? Dall’Asilo di Trescore che, nonostante la malattia, era impegnato a sistemare in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico”. I funerali di Dagani si terranno domani mattina (mercoledì 21) alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di Trescore.
Nella foto, Massimo Dagani