
Agnadello, 10 gennaio 2019
Tutto da rifare. Bisognava raggiungere il punteggio minimo di 21/30 per superare la prima prova ed essere ammessi a quella successiva del concorso pubblico indetto dal Comune per assumere a tempo pieno e indeterminato un dipendente all’ufficio servizi demografici ma nessuno dei trenta candidati (su 58 iscritti) che lunedì 30 dicembre si sono presentati ad Agnadello con l’obiettivo-posto fisso ce l’ha fatta. A chi giudica troppo severi i criteri scelti dalla commissione esaminatrice presieduta dal segretario comunale Massimo Liverani Minzoni (+1 punto per la risposta esatta, -1 per le risposta errata e -0,5 per la risposta omessa) il sindaco Stefano Samarati risponde che non è così: “Le domande a risposte multiple – dice - erano semplici, La maggior parte erano a livello del diritto che si studia in terza superiore. Più che di severità nei criteri di giudizio si è trattato di impreparazione da parte dei candidati. Abbiamo dato come punteggio minimo quello di 21/30 per il superamento della prova perché, viste le domande, ci sembrava una soglia giusta. Spiace, perché da un lato il posto in anagrafe rimane vacante e dall’altro perché un posto fisso nel settore della pubblica amministrazione al giorno d’oggi è qualcosa di molto importante. Ripeteremo il concorso, che mi auguro abbia un esito diverso”.
La foto è esplicativa