Dal territorio, 21 settembre 2024
Si rinnova a Cremona un appuntamento cittadino tradizionale ancora fortemente sentito e voluto dai suoi protagonisti e atteso in città.
La trentesima edizione della Festa del Volontariato Cremonese, pur in continuità con le precedenti, si connota con ancora maggiore incisività come momento di riflessione su questioni di interesse generale che si inseriscono nel dibattito socioculturale contemporaneo, oltre la dimensione locale.
I due temi portanti dell’edizione 2024 della Festa,
I NUOVI ORIZZONTI DEL CONCETTO DI SALUTE
UNA COMUNITÀ CHE CREA GIUSTIZIA E UNA GIUSTIZIA CHE CREA COMUNITÀ
si innestano su quello trasversale che apre al futuro, e non solo a quello del mondo del Volontariato:
LA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI ALLA VITA DELLA COMUNITÀ.
Proprio prendendo spunto dalle tematiche proposte, Associazioni, Enti ed Istituzioni hanno fattivamente collaborato alla co-costruzione del programma della manifestazione che vedrà la realizzazione di una serie di micro-eventi collocati in due luoghi differenti all’interno dell’area della Festa.
Cortile Federico II ospiterà infatti incontri, presentazioni di libri, animazioni, performance, concerti, esposizioni privilegiando “la narrazione di esperienze”, attraverso linguaggi e modalità differenti, come occasione di riflessione.
La tensostruttura in piazza del Comune nei pressi del Battistero sarà invece lo spazio deputato ad incontri-laboratorio dove la dimensione del “dialogo” tra Associazioni e Istituzioni – senza escludere la cittadinanza - sarà strumento di confronto per favorire sinergie sempre più efficaci tra i vari attori sociali che concorrono a generare “salute”, ovvero benessere sociale nelle comunità.
In piazza del Comune e in via Baldesio invece, troveranno spazio le “tradizionali” postazioni delle realtà che hanno aderito al Progetto della Festa testimoniando, le Associazioni da un lato, del quotidiano impegno di partecipazione e di cittadinanza attiva che le vede protagoniste di azioni finalizzate a garantire l’affermazione dei diritti soprattutto della parte più fragile della Comunità; le Istituzioni e gli Enti dall’altro, dell’esigenza di essere sul territorio per creare alleanze sempre più strette con il territorio per espletare il proprio complesso mandato.